30/04 - 20.30
Il tenore canadese Jon Vickers si misura con Winterreise di Franz Schubert. Noto come cantante wagneriano, d’inclinazione drammatica più che lirica, Vickers affronta il più oscuro dei tre cicli liederistici schubertiani. Se con Die schöne Müllerin il compositore austriaco sanciva nel 1823 la consacrazione definitiva di un genere, il Lied per voce e pianoforte, che fino ad allora era rimasto escluso dalla scena della musica colta, nel 1827 con Winterreise firmava uno dei capolavori musicali dell’Ottocento. In questa seconda raccolta, su testi di Wilhelm Müller, confluiscono motivi che permeano tutta la cultura romantica, legati alla figura emblematica del viandante. Infine nel 1828 Schwanengesang si colloca a pieno titolo tra le misteriose creazioni degli ultimi mesi di vita del musicista.