Il violino di Gabriel Fauré

19/04 - 16.59

Esploriamo la musica da camera di Gabriel Fauré attraverso tre brani che vedono protagonista il violino in compagnia del pianoforte.

In apertura troviamo la Romanza in si bemolle maggiore per violino e pianoforte op. 28 eseguita da Augustin Dumay al violino e da Jean Philippe Collard al pianoforte. A proposito dell’accoglienza riservata a questa Romanza, Gabriel Fauré scrisse che la reazione al primo ascolto fu quasi “un digrignar di denti”, al secondo provocò “qualche accento di luce, mentre al terzo ascolto venne paragonata a un torrente limpido che scorre attraverso una verde radura”.

A seguire gli stessi interpreti eseguono l‘Andante in si bemolle maggiore per violino e pianoforte op. 75. Questo doveva far parte del Concerto per violino e orchestra, scritto  nel 1879 e rimasto incompiuto. I primi a eseguire l’Andante, il 20 dicembre 1878 alla Société Nationale de Musique a Parigi, furono il violinista Ovide Musin con André Messager al pianoforte.

In chiusura la Sonata per violino e pianoforte n. 2 in mi  minore op. 108 con Christian Ferras al violino e Pierre Barbizet al pianoforte. Scritta nel 1917, nel pieno della Grande Guerra, questa Sonata di Fauré è molto lontana dalle sinuosità Art Nouveau della Romanza. Qui il lirismo cede il passo a un linguaggio asciutto ed elusivo.

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