08/09 - 18.40
Il Trio di Trieste con Piero Farulli alla viola suona due quartetti con pianoforte composti da Johannes Brahms e da Robert Schumann.
Di Brahms ascoltiamo il Quartetto con pianoforte in do minore, op. 60 dalla lunga e tormentata gestazione. La composizione iniziò intorno al 1855, quando Robert Schumann sprofondava nella follia che presto l’avrebbe portato alla morte. Scosso da questi eventi, Brahms abbandonò il Quartetto per riprenderlo solo 17 anni dopo. Il lavoro venne concluso nel 1875, a vent’anni dalla prima stesura, conservando però i toni drammatici legati a quegli anni della vita del compositore.
A seguire il Quartetto per pianoforte e archi in mi bemolle maggiore, op. 47 scritto da Schumann nel 1842, anno dominato dalla produzione cameristica. Il Quartetto op. 47 cerca di mediare tra la scrittura cameristica e la sua virtuale proiezione orchestrale. La partitura procede per contrasti e giustapposizioni nel moltiplicarsi di temi in continua trasformazione.