23/04 - 13.50
Il Quartetto Italiano suona due pagine cameristiche di Anton Webern – Langsamer Satz e il Quartetto per archi – entrambe scritte nel 1905. Poco più che ventenne, il futuro esponente della Seconda Scuola di Vienna si muove qui ancora in ambito tonale. La scrittura affonda le radici nel Romanticismo post-brahmsiano per proiettarsi verso le nuove strutture che caratterizzeranno la musica del Novecento. Il passaggio dalle forme ottocentesche alla modernità già si manifesta nell’aprirsi delle prime verso esiti inediti. Una tensione centrifuga disarticola dall’interno la struttura chiusa della forma sonata prefigurando nuovi orizzonti. Nell’unico movimento del Quartetto per archi si trova in nuce una prima struttura dell’atonalità che Webern realizzerà pienamente nelle opere successive.