29/08 - 10.40
L’indimenticato Quartetto Italiano suona due dei “quartetti milanesi” scritti da un Mozart diciassettenne durante il suo ultimo viaggio in Italia, alla fine del 1772.
In apertura ascoltiamo il terzo, il Quartetto in sol maggiore K. 156, seguito dal quinto, il Quartetto in fa maggiore K. 158, di questi sei pezzi d’occasione. In entrambi i casi la struttura è tripartita e tra un’apertura e una chiusura ugualmente brillanti troviamo un malinconico movimento centrale. Al gusto disimpegnato tutto italiano alla maniera di Giovan Battista Sammartini si intrecciano l’interesse per il contrappunto e accessi di Sturm und Drang.