15/09 - 11.58
Il pianoforte a quattro mani di Schubert è il protagonista di questo ascolto. Due i brani in programma nell’esecuzione del duo pianistico formato da Yaara Tal e Andreas Groethuysen.
In apertura ascoltiamo la Fantasia in fa minore per pianoforte a quattro mani D. 940. Nel repertorio pianistico schubertiano il genere della Fantasia accompagna il compositore dagli esordi fino alla maturità. L’inclinazione verso questo genere, frequentato in quanto particolarmente aderente a un ideale romantico di libertà creativa, trova la sua ultima espressione proprio nella Fantasia in fa minore per pianoforte a quattro mani, scritta nel 1828 durante gli ultimi mesi di vita di Schubert. Il brano, dedicato a Carolina Esterhàzy, è articolato in quattro movimenti: Allegro molto moderato – Largo – Allegro vivace – Finale.
A seguire le Otto Variazioni in do maggiore su un tema dall’opera “Marie” di Louis Hérold per pianoforte a quattro mani D. 908 composte nel febbraio 1827. Si tratta di un brano esemplare per rievocare l’atmosfera dei salotti borghesi dell’Ottocento. Qui attraverso organici limitati – in questo caso il solo pianoforte – fa il suo ingresso anche l’opera. Il salotto rivela così la sua funzione di laboratorio in cui il pianoforte – strumento principe dell’epoca – si affranca dai limiti del clavicembalo per inventare un gusto romantico che troverà piena espressione nella seconda metà del secolo.