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Il flauto d’oro di Jean-Pierre Rampal suona da Bach a Debussy passando per Haendel e Naudot. Considerato forse il più grande flautista del Novecento, Jean-Pierre Rampal di flauti d’oro ne ha suonati due: un Louis Lot comprato da un antiquario e un Haynes. Ma ‘flauto d’oro’ era anche il suo soprannome per il virtuosismo dimostrato fin da giovane, quando studiava al Conservatorio di Parigi, dove vinse il Première Prix de virtuosité. Per lui hanno scritto alcuni tra i più grandi compositori del Novecento, da Francis Poulenc a Pierre Boulez, da Leonard Bernstein a Krzysztof Penderecki.
L’omaggio che rendiamo a questo grande solista si apre con la Sonata per flauto e clavicembalo in sol minore BWV 1020 di Johann Sebastian Bach . Al clavicembalo c’è Robert Veyron-Lacroix.
Si passa poi alla Sonata in do maggiore op. 1 n. 7 HWV 365 per flauto e basso continuo di Georg Friedrich Haendel sempre con Robert Veyron-Lacroix al clavicembalo.
A seguire il Concerto per flauto e orchestra in sol maggiore op. 17 n. 5 di Jacques-Christophe Naudot con l’Orchestra Antiqua Musica diretta da Jacques Roussel.
Con un salto dal Barocco al Novecento concludiamo questo omaggio a Jean-Pierre Rampal con la Sonata per flauto, viola e arpa di Claude Debussy.