Il clarinetto di Richard Stoltzman è il protagonista di questo ascolto dedicato al grande solista statunitense nato a Omaha nel 1942. Oggi docente al New England Conservatory, Stoltzman interpreta il Concerto per clarinetto n. 1 op. 73 in fa minore di Carl Maria von Weber e Tema e variazioni per clarinetto e orchestra in mi bemolle maggiore di Gioachino Rossini. Con lui c’è la Mostly Mozart Festival Orchestra diretta da Alexander Schneider.

Scritto nel 1811 il Concerto per clarinetto e orchestra n. 1 di Weber è secondo per notorietà solo al Concerto di Mozart del 1791. I movimenti sono quelli soliti del concerto per solista e orchestra di epoca classica: Allegro – Adagio ma non troppo – Rondò: allegretto. Heinrich Baermann, dedicatario del concerto e primo esecutore, suonava un clarinetto all’avanguardia che rendeva possibile restituire passaggi e scale cromatiche con agilità sorprendente per gli ascoltatori dell’epoca.

Rossini scrisse Tema e variazioni per clarinetto e orchestra in mi bemolle maggiore nel 1809, a soli 17 anni. Il compositore pesarese si misurava con la forma del tema con variazioni tipica del periodo barocco. Si tratta di un brano di grande complessità tecnica per il solista, mentre l’orchestra” si presenta in una piccola formazione di archi, flauti, fagotti, corni e clarinetti. La scrittura intreccia cromatismi e fioriture a un lirismo che rivela una particolare sensibilità melodica.