02/06 - 10.40
Stamani ci immergiamo nei Fantasiestücke di Robert Schumann, esempi di una predilezione per l’Hausmusik che l’ha accompagnato per tutta la vita. A collegare queste composizioni destinate al consumo privato è la celebrazione della centralità dell’immaginazione dell’artista. Una “fantasia” che si esprime con particolare libertà e intensità in formati brevi.
Cominciamo dai Fantasiestücke op. 12 scritti nel 1837 per pianoforte. Li ascoltiamo nell’interpretazione di Sviatoslav Richter.
A seguire i Fantasiestücke op. 73 scritti nel 1849, duetti in cui, a parte l’accompagnamento del pianoforte, l’altro strumento può cambiare secondo le esigenze domestiche. Così li ascoltiamo nella versione per clarinetto e pianoforte con Henk de Graaf e Daniel Wayenberg, nella versione per violoncello e pianoforte con Pierre Fournier e Richter e nella versione per filicorno e pianoforte con Sergei Najariakov e Martha Argerich.
Completano la nostra antologia i Fantasiestücke op. 111 con Dominique Merlet al pianoforte e i Fantasiestücke per pianoforte, violino e violoncello op. 88 con Martha Argerich, Renaud Capuçon e Gautier Capuçon.