16/03 - 20.30
Dedichiamo la nostra prima serata a un’antologia scandita dalle performance di grandi solisti che suonano con la Philadelphia Orchestra.
Il primo che ascoltiamo è il pianista Josef Hofmann, nato nel 1876 a Cracovia e morto nel 1957 a Los Angeles. Si tratta di una vera leggenda, enfant prodige morto a 81 anni distrutto dall’alcool. Con la Philadelphia Orchestra, diretta per l’occasione da Eugene Ormandy, suona il Concerto n. 4 in sol maggiore per pianoforte e orchestra, op. 58 di Beethoven.
È poi la volta del violinista Michael Rabin, violinista statunitense di origine rumena nato nel 1936 e morto nel 1972 a soli 35 anni in circostanze mai chiarite nel suo appartamento di New York. Anche per lui si è parlato di dipendenza dall’alcool. Suonò per svariati anni il Guarneri del Gesù “Kubelik” del 1735. Lo ascoltiamo nel Concerto per violino e orchestra in re maggiore, op. 35 di Čajkovskij con cui debuttò a Londra nel 1954. Stavolta sul podio della Philadelphia Orchestra c’è William Smith.
In chiusura la violoncellista Jacqueline Du Pré, virtuosa britannica uccisa dalla sclerosi multipla a soli 42 anni nel 1987. Osannata per la sua interpretazione del Concerto di Elgar, con la Philadelphia Orchestra suona il Concerto per violoncello e orchestra n. 1 in la minore, op. 33 di Saint-Saëns. A dirigere è suo marito Daniel Barenboim.