13/03 - 10.40
Alla galleria di ritratti di grandi direttori che da tempo vi proponiamo aggiungiamo stamani quello di Pierre Boulez. Venuto a mancare nel 2016, Boulez è stato anche un compositore e un musicologo che ha lasciato un segno fondamentale nella musica del Novecento. Oggi ne ascoltiamo le letture di due autori da lui molto amati: Claude Debussy e Gustav Mahler.
In apertura troviamo i Tre Notturni, primo grande trittico orchestrale scritto nel 1899 da Debussy, che li presentò così: “Non si tratta della forma abituale del notturno, ma di tutto ciò che la parola contiene di impressioni e di luci particolari. Nuages: è l’aspetto immutabile del cielo con la lenta e malinconica processione delle nuvole, che termina in una grigia agonia dolcemente tinta di bianco. Fetes: è il movimento, il ritmo danzante dell’atmosfera con bagliori di luce improvvisa, e anche l’episodio di un corteo (visione abbagliante e chimerica) che passa attraverso la festa e vi si confonde. (…) Sirènes: è il mare e il suo ritmo mutevole, poi, tra le onde argentate di luna, si ode, ride e passa il canto misterioso delle sirene”.
Concludiamo con l’Adagio dell’incompiuta Sinfonia n. 10, punto d’arrivo del percorso di Mahler, ultimo approdo lacerante e asimmetrico, sospeso su un vuoto incolmabile.