12/09 - 12.40
Fritz Rener dirige due pagine di Béla Bartók con la Chicago Symphony Orchestra. Il direttore d’orchestra ungherese naturalizzato statunitense raggiunse proprio a Chicago, dove passò circa dieci anni, l’apice della carriera.
In apertura ascoltiamo il Concerto per orchestra Sz 116 scritto nel 1943 e revisionato due anni dopo. Il concerto si articola in cinque movimenti: Introduzione: andante non troppo, allegro vivace – Giuoco delle coppie: allegretto scherzando – Elegia: andante non troppo – Intermezzo interrotto: Allegretto – Finale: pesante, presto. Secondo lo stesso compositore, “il lavoro presenta, se si prescinde dallo scherzoso secondo movimento, una grande transizione dalla severità del primo tempo e dal lugubre canto di morte del terzo all’affermazione di vita dell’ultimo. Il titolo di questo lavoro orchestrale simile a una sinfonia è spiegato dalla tendenza a trattare ogni singolo strumento dell’orchestra in modo concertante o solistico”.
A seguire ascoltiamo Musica per strumenti a corda, celesta e percussione scritta da Bartók nel 1936 per il decimo anniversario dell’Orchestra da camera di Basilea. Articolata in quattro tempi – Andante tranquillo, Allegro, Adagio e Allegro molto – è uno dei capolavori del compositore ungherese.