Franz Schubert e la musica da camera

09/01 - 21.50

Vi proponiamo tre composizioni dal repertorio cameristico di Franz Schubert. Apre l’ascolto Introduzione e Variazioni su «Trockne Blumen» da Die Schöne Müllerin op. 160 D. 802, per flauto e pianoforte. Sarà eseguito da Michele Marasco al flauto e Folco Vichi al pianoforte.
Seguirà il Quartetto in mi bemolle maggiore op. 125 n. 1 D. 87 eseguito dal Quartetto Belcea.
Ultima pagina musicale sarà l’Ottetto in fa maggiore per clarinetto, fagotto, corno, due violini, viola, violoncello e contrabbasso D. 803 eseguito dal Mullova Ensemble.

L’Ottetto fu scritto da Schubert nel 1824, su commissione dell’intendente dell’arciduca Rodolfo, il conte Ferdinand Troyer, clarinettista dilettante. Troyer chiese a Schubert una composizione “esattamente come il Settimino di Beethoven”. E  Schubert compose un lavoro rigorosamente aderente al modello, con lo stesso organico (il Settimino diventa Ottetto solo per l’aggiunta di un violino), lo stesso numero di movimenti (sei) e lo stesso ordine in cui sono disposti. Nonostante il modello beethoveniano, la scrittura, lirica e malinconica, è completamente originale.

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