Ferruccio Busoni: trascrizioni e rielaborazioni

28/08 - 18.40

Si intitola Cultore del passato, divinatore dell’avvenire. Un ritratto di Ferruccio Busoni il ciclo, realizzato da Francesco Dilaghi nel 2016 per il 150esimo anniversario della nascita del compositore empolese, che trasmettiamo nuovamente del centenario della morte del musicista.

In questa terza puntata l’attenzione si concentra su trascrizioni e rielaborazioni. Le trascrizioni pianistiche da brani organistici di Bach – con l’eccezione della celebre Ciaccona, dall’originale per violino solo – sono senza dubbio il genere che meglio si è inserito nel repertorio pianistico fino a oggi. La concezione di trascrizione per Busoni, peraltro, era tutt’altro che banale e partiva dall’idea che “ogni notazione è già trascrizione di un’idea astratta” e che nel momento stesso in cui l’idea viene fissata sulla carta perde la sua forma pura e originale. Il vertice e la sintesi tra questo profondo rapporto con l’arte di Bach e la sua originale energia creatrice è il grande edificio della Fantasia contrappuntistica.

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