Ferruccio Busoni: la nuova classicità

29/08 - 18.40

Si intitola Cultore del passato, divinatore dell’avvenire. Un ritratto di Ferruccio Busoni il ciclo, realizzato da Francesco Dilaghi nel 2016 per il 150esimo anniversario della nascita del compositore empolese, che trasmettiamo nuovamente del centenario della morte del musicista.

Questa quarta puntata è dedicata alla“nuova classicità”. È questo un concetto essenziale dell’estetica musicale di Busoni negli anni della maturità. Così ne scrive lui stesso: “Per nuova classicità intendo il dominio, il vaglio e lo sfruttamento di tutte le conquiste di esperienze precedenti, e il racchiuderle in forme solide e belle”. Lavori che incarnano questa idea, oltre al ciclo pianistico delle Sonatine (opere tutt’altro che semplici e disimpegnate, a dispetto del titolo) sono i due piccoli capolavori teatrali, Arlecchino e Turandot, di concezione solo apparentemente scherzosa e dimessa, in realtà proiezioni diverse e complementari della stessa personalità dell’autore.

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