Stasera mettiamo a confronto le fantasie acquatiche composte da Franz Liszt, Claude Debussy e Ralph Vaughan Williams.

In apertura ascoltiamo nell’interpretazione di Claudio Arrau I giochi d’acqua a Villa d’Este, la pagina più nota del terzo libro degli Années de Pèlerinage scritto da Liszt tra il 1877 e il 1882. A Villa d’Este a Tivoli il compositore è stato ospite del cardinale Gustav Adolf Hoholohe. Sulla partitura Liszt annota una citazione dal Vangelo di Giovanni: “Sed aqua quam ego dabo ei, fiet in eo fons aquae salientis in vitam aeternam” (Ma l’acqua che gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna).

Proseguiamo con i tre schizzi sinfonici – Dall’alba al meriggio sul mare, Giochi d’onde e Dialogo del vento e del mare – composti dal francese Claude Debussy tra il 1903 e il 1905 e riuniti sotto il titolo La mer. Esegue la Boston Symphony Orchestra diretta da Charles Münch.

Chiudiamo con A Sea Symphony per soprano, baritono, coro e orchestra su testi di Walt Whitman. Il britannico Ralph Vaughan Williams la scrisse tra il 1903 e il 1909. La prima sinfonia di Vaughan Williams è composta da quattro movimenti: Una canzone per tutti i mari, tutte le navi – On the Beach at Night, Alone – Scherzo: The Waves e The Explorers. I testi vengono da Foglie d’erba di Whitman. Inizialmente si trattava di una serie di canzoni per coro e orchestra che sarebbero confluite nella prima partitura di grande respiro di Vaughan Williams. Il coro è sempre presente ed è parte integrante della trama musicale. Eseguono London Philharmonic Choir e Orchestra diretti da Bernhard Haitink. Le voci soliste sono del soprano Felicity Lott e del baritono Jonathan Summers.