Et exspecto resurrectionem mortuorum

01/11 - 20.30

Olivier Messiaen scrisse Et exspecto resurrectionem mortuorum, per legni, ottoni e percussioni metalliche tra il 1964 e il 1965 su incarico di André Malraux, allora ministro della Cultura, per commemorare le vittime delle due guerre mondiali. Invece di comporre una lamentazione, Messiaen propose una meditazione sulla morte attraverso la risurrezione di Cristo. Articolata in cinque movimenti, ciascuno preceduto da una citazione biblica, la partitura è ricca di simboli espressamente dichiarati dall’autore nelle note che la corredano. Sul frontespizio Messiaen esprime il desiderio che questa meditazione in musica sia eseguita all’aperto in un luogo a lui caro, a La Grave, di fronte al ghiacciaio della Meije. Le prime due esecuzioni avvennero il 7 maggio 1965 alla Sainte-Chapelle e il 20 giugno seguente nella Cattedrale di Chartres, alla presenza del Presidente de Gaulle, entrambe con Serge Baudo sul podio. Stasera ve la proponiamo nell’esecuzione dei Bamberger Symphoniker diretti da Ingo Metzmacher.

Movimenti
I: Dal profondo grido a te, Signore
II: Il Cristo, essendo resuscitato dai morti, non muore più: la morte non signoreggia più sopra di Lui
III: L’ora viene che i morti udranno la voce di Dio
IV: Il corpo resusciterà in gloria e li darò un nuovo nome
V: Udii come la voce di una grande moltitudine

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