Ernest Bour dirige Claude Debussy con la Sinfonieorchester des Südwestfunks, Baden-Baden. Tre i titoli con cui si misura il direttore d’orchestra francese scomparso nel 2001: La Mer, Khamma e Jeux.

Nel settembre 1903 Debussy descrive così il lavoro su La Mer, che completerà a marzo 1905: “Forse non sapete che ero destinato alla bella vita del marinaio, e che soltanto per caso fui distolto da quella prospettiva. Ma ho tuttora una gran passione per il mare. Mi direte che l’oceano non bagna le colline di Borgogna, e che quel che faccio è come dipingere un paesaggio in studio. Ma i miei ricordi sono innumerevoli, e penso che valgano più della realtà, che in genere appesantisce il pensiero”.

Scritto tra il 1911 e il 1913 su richiesta della danzatrice canadese Maud Allan, Khamma, Légende dansée è un progetto di balletto mai portato a termine. La partitura, orchestrata e completata da Charles Koechlin nel gennaio 1913, è stata eseguita per la prima volta nel 1924. Ambientato in Egitto, nel tempio di Amon-Ra in una città sotto assedio, Khamma vede protagonista una giovane donna che danza di fronte alla statua del dio per implorare il suo aiuto per la città. Vi si trovano anticipazioni di Jeux.

Anche Jeux è un balletto, scritto su commissione dei Balletti Russi tra il 1912 e il 1913 e presentato a Parigi, al Théàtre des Champs-Elysées il 15 maggio 1913. Due settimane dopo, nello stesso teatro, andava in scena Sacre du printemps di Igor Stravinsky, che col suo scandalo oscurò questa composizione dal linguaggio severo e raffinato. In Jeux, secondo Pierre Boulez, “l’immaginazione del compositore non procede a stendere la trama musicale per poi rivestirla di meraviglie orchestrali: l’orchestrazione stessa riflette non solo le idee musicali, ma anche il genere di scrittura in cui si traducono”.