Oggi pomeriggio vi proponiamo due soli di Johann Sebastian Bach, uno per violino e l’altro, invece, per violoncello. In apertura ascoltiamo la Partita n. 2 in re minore per violino solo BWV 1004 nell’interpretazione di Nathan Milstein. All’Allemanda, danza di origine tedesca e dal ritmo moderato, segue la Corrente, che, invece, è una danza di origine francese e trae il nome dalla vivacità del suo movimento. Viene poi la Sarabanda, di origine arabo-moresca o turco-iraniana. Ed ecco la celeberrima Ciaccona finale, una delle pagine più note di tutta la musica strumentale, ricca di ardite figurazioni virtuosistiche.
A seguire Mario Brunello esegue la Suite n. 4 in mi bemolle maggiore per violoncello solo BWV 1010. Qui, come scriveva Sergio Sablich, “è il Preludio, con i suoi cambiamenti di accenti, a stabilire il carattere composito dell’opera, ora ieratico e solenne, ora estroso e magico. Questa varietà corrisponde alla pungente Allemanda, altalenante tra movimento e fermata, e alla fluente, gioiosa Corrente, per trovare poi l’espansione più piena nella larga meditazione della Sarabanda (…). La Suite scivola poi sul versante della scorrevolezza più piacevole nella coppia delle Bourrées, spigliata e ostinata la prima, concisa e armoniosa la seconda. Sintesi dei due stili è infine la vivace Giga (…)”.