13/11 - 16.06
Gli ultimi tre quartetti di Mozart, detti “Prussiani”, furono composti tra il 1789 e il 1790. Ne ascoltiamo il secondo (K. 589) e il terzo (K. 590) nell’esecuzione del Quartetto Italiano. Non è certo che i quartetti siano nati su commissione del re di Prussia Friedrich Wilhelm II, amante della musica e violoncellista dilettante. Quello che sembra certo è che Mozart sperasse di ottenere un incarico dal sovrano. Non a caso il violoncello ha un ruolo da protagonista in tutte e tre le partiture. Ma negli ultimi due tempi del Quartetto in si bemolle maggiore K. 589 e nel Quartetto in fa maggiore K. 590 il protagonismo del violoncello si affievolisce a favore di un maggior equilibrio tra gli strumenti, sul modello dei sei Quartetti dedicati ad Haydn.