30/07 - 15.40
Dai Concerti brandeburghesi di Bach alla Kammermusik di Hindemith. Tacciato prima di avanguardismo e poi di passatismo, Paul Hindemith ha sempre prediletto le forme contrappuntistiche. Il suo amore per il repertorio barocco è particolarmente evidente nel ciclo delle Kammermusiken, scritte in forma concertante. Per questo la critica le ha collegate ai Concerti brandeburghesi di Bach, incentrati sul dialogo tra lo strumento solista e il resto dell’ensemble. In particolare nella Kammermusik n. 5 per viola sola e grande orchestra da camera, op. 36 n. 4 echeggia la memoria del Sesto Concerto Brandenburghese e delle sue viole.
Ascoltiamo dunque la Kammermusik n. 5 di Hindemith con Paul Doktor alla viola e il Concerto Amsterdam diretto da Jaap Schroder. E a seguire il Concerto brandeburghese n. 6 in si bemolle maggiore, BWV 1051 nell’esecuzione di Musica Antiqua Köln diretta da Reinhard Goebel.
In chiusura la Kammermusik n. 6 per viola d’amore e orchestra da camera, op. 46 n. 1, in cui Hindemith rende omaggio a uno degli strumenti più rappresentativi del repertorio barocco. La ascoltiamo sempre nell’esecuzione del Concerto Amsterdam diretto da Jaap Schroder, con Joke Vermeulen alla viola d’amore.