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Nei nostri ritratti dedicati ai compositori toscani torniamo a occuparci di Luigi Boccherini, nato a Lucca nel 1743 e morto nel 1809.
Con Domenico Scarlatti, Boccherini è tra gli autori più importanti del Settecento strumentale italiano. Autore di circa 14o quintetti, Boccherini continuò a prediligere questa formazione anche negli anni in cui il quartetto si affermava come formazione trainante della nuova musica da camera. Numerose anche le sinfonie, a cui è dedicato il libro Le sinfonie di Luigi Boccherini. Contesti, fonti, analisi, uscito nel 2019 a cura di Marco Mangani, Germán Labrador e Matteo Giuggioli per Olschki Editore. Ne ascoltiamo due, in apertura e in chiusura del programma. Si tratta della Sinfonia n. 17 in do minore, op 41 e della Sinfonia n. 18 in re maggiore, op 42 nell’esecuzione della Neues Berliner Kammerorchester diretta da Michael Erxleben. Tra queste troviamo due Quintetti per oboe e archi: il Quintetto n. 13 in sol maggiore, op. 55 n. 1 e il Quintetto n. 14 in fa maggiore, op. 55 n. 2 nell’interpretazione del Quartetto Petersen con Lajos Lencses all’oboe.