Cantate barocche: Porpora e Caldara

23/11 - 13.28

La voce del controtenore René Jacobs ci accompagna nel mondo delle Cantate barocche del napoletano Nicola Porpora e del veneziano Antonio Caldara.

Gran parte della critica tra fine Settecento e Ottocento ha giudicato la musica di Porpora povera di inventiva e ripetitiva. Nel Novecento ha preso il via una rivalutazione della sua opera per l’eleganza formale e la ricchezza delle parti vocali. Ne ascoltiamo “Or che una nube ingrata”, Cantata per contralto e basso continuo con Anner Bylsma al violoncello e Gustav Leonhardt al clavicembalo.

Oscurato dalla fama del concittadino Antonio Vivaldi, Antonio Caldara lasciò Venezia a ventinove anni e si trasferì prima a Mantova e poi a Roma. Qui gli venne offerto il posto di maestro di cappella del principe Ruspoli, lasciato libero da Händel. Infine approdò alla corte viennese di Carlo VI d’Asburgo, dove rimase fino alla morte. Di lui ascoltiamo “Vicino a un rivoletto”, Cantata per contralto, violino, violoncello e basso continuo con Sigiswald Kuijken al violino e ancora una volta Anner Bylsma al violoncello e Gustav Leonhardt al clavicembalo.

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