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Ascoltiamo le Mélodies Persanes di Camille Saint-Saëns nell’esecuzione dell’Orchestre National du Capitole de Toulouse diretta da Leo Hussain. Bambino prodigio – la sua prima composizione risale a quando non aveva ancora compiuto quattro anni – e dotato dell’orecchio assoluto, Saint-Saëns fu un intellettuale dai molti interessi. Tra questi la geologia e la matematica ma anche le scienze occulte. Nel 1870, sull’esempio di Massenet, Saint-Saëns trasse sei poesie dalle Nuits persanes di Armand Renaud.
L’edizione pubblicata da Palazzetto Bru Zane – Centre de musique romantique française si avvale di sei solisti. Il baritono Philippe Estèphe canta La Brise. A seguire il baritono Jérôme Boutillier interpreta La Splendeur vide. È poi la volta del mezzosoprano Éléonore Pancrazi in La Solitaire, del tenore Artavazd Sargsyan in Sabre en main, del soprano Anaïs Constans in Au cimetière e del soprano Axelle Fanyo in Tournoiement.