25/11 - 21.47
In seconda serata ascoltiamo il pianista Alfred Brendel e il figlio, il violoncellista Adrian Brendel, in due pagine di Ludwig van Beethoven. In apertura troviamo la Sonata in fa maggiore op. 5 n. 1 per violoncello e pianoforte. Scritta tra il 1795 e il 1796, questa Sonata ha un ruolo pionieristico nel definire un genere non ancora affermato. A seguire le Dodici variazioni per violoncello e pianoforte WoO 45 su «See, our conquering Hero comes» dal Judas Maccabaeus di Haendel. Composte nel 1797, questa Variazioni sono state confinate – come fa notare Daniele Spini – “forse con troppa facilità fra le opere senz’altro minori di Beethoven”. Si tratta invece di pagine “che colmano in parte il vuoto determinato nel catalogo beethoveniano, per quanto riguarda la composizione per violoncello e pianoforte, dall’intervallo di tredici anni che separa la creazione delle due Sonate op. 5 dalla stupenda Sonata op. 69. Hanno comunque un’importanza non secondaria dal punto di vista della definizione di un più completo equilibrio fra i due strumenti, nascente anche dalla dimestichezza via via crescente conseguita da Beethoven con le risorse tecniche ed espressive del violoncello”.