23/06 - 22.32
Benny Goodman suona il Quintetto per clarinetto e archi in la maggiore K. 581 di Wolfgang Amadeus Mozart con il Quartetto di Budapest.
Il “re dello swing” o il “clarinetto d’oro”: così era soprannominato Benny Goodman, primo grande jazzista bianco, nato a Chicago il 9 maggio del 1909. Già a 12 anni suonava professionalmente il clarinetto. Aveva davanti una carriera da virtuoso, da solista del repertorio classico. Ma Goodman scelse il jazz e ne decretò il successo di massa. Nel 1937 ai suoi concerti al Paramount di New York si verificavano scene che soltanto i concerti rock avrebbero registrato molti anni dopo: migliaia di persone in fila di notte per assicurarsi un biglietto e balli in platea durante i concerti. Ma Goodman non aveva mai dimenticato le sue origini, né rinnegato i suoi primi studi classici. Così non ci deve stupire che sempre nel 1937 incidesse il Concerto per clarinetto di Mozart con il quartetto d’ archi di Budapest. E che da allora compositori del calibro di Bela Bartok e Paul Hindemith abbiano scritto per lui. Benny Goodman amava rompere gli steccati, quelli tra bianchi e neri ma anche quelli tra cultura alta e cultura bassa. Ascoltare per credere.