Barocco francese tra sacro e profano

17/06 - 13.32

Scopriamo insieme due esempi di barocco francese, tra sacro e profano, a firma di Michel-Richard Delalande e François Couperin.

Compositore di corte per Luigi XIV, Delalande fu autore di una vera e propria colonna sonora per la vita di corte, declinata in balli, in divertissements e nelle Symphonies pour les soupers du roi. Uno dei suoi maggiori successi fu l’opéra-ballet intitolata Les Élémens. Ma la sua produzione più apprezzata rimane quella dei mottetti composti per la cappella reale. Ascoltiamo il Dies irae S. 31 nell’esecuzione del Coro e dell’Orchestra de La Chapelle Royale diretti da Philippe Herreweghe.

Di François Couperin, organista, clavicembalista e compositore nato nel 1668 e morto nel 1733, ascoltiamo il Quattordicesimo Concerto in re minore da “Les Goûts Réunis” nell’esecuzione de Les Talens Lyriques diretti da Christophe Rousset. “Les Goûts Réunis” – ovvero i gusti riuniti, alludendo agli stili francese e italiano – è il sottotitolo dei “Nouveaux Concerts” composti nel 1724. Questi nuovi concerti ampliavano la raccolta dei “Concerts royaux”, le quattro suite orchestrali scritte da Couperin tra il 1714 ed il 1715.

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