03/07 - 14.11
Andiamo indietro nel tempo alla corte di Pietro Leopoldo D’Asburgo Lorena, granduca di Toscana, per scoprire la musica che vi si ascoltava.
Nato a Livorno nel 1722, Pietro Nardini diventò nel 1770 direttore delle musiche alla corte di Firenze, dove rimase fino alla morte. Allievo di Tartini, amato da Schubert, Nardini fu anche un ammirato violinista. Per questo strumento ha scritto gran parte delle sue opere. Apriamo dunque il nostro ascolto con il Concerto per violino in mi bemolle maggiore nell’esecuzione del violinista Eduard Melkus con la Capella Academica di Vienna diretta da August Wenzinger. A seguire una delle poche pagine di Nardini non solo per violino: il Concerto in sol maggiore per flauto traverso, violini obbligati e ripieni, violetta e basso. Esegue l’orchestra Auser Musici con Carlo Ipata al flauto e alla direzione.
In chiusura l’Ouverture da Ifigenia in Aulide di Luigi Cherubini nell’esecuzione dell’Orchestra della Toscana diretta da Donato Renzetti. Figlio del direttore della Cappella Granducale di Firenze, Cherubini cominciò a comporre da giovanissimo. La sua prima opera fu una messa solenne eseguita a Firenze, sua città natale, quando aveva tredici anni. Pietro Leopoldo apprezzava il talento del giovane compositore tanto da assegnargli una pensione per studiare a Bologna con il maestro Sarti.