La voce di Christa Ludwig

27/07 - 23.28

Chiudiamo la programmazione con un omaggio alla voce del mezzosoprano Christa Ludwig nata in una famiglia di cantanti nel 1928 a Berlino. Figlia del tenore Anton Ludwig, studiò con la madre, il contralto Eugenie Besalla-Ludwig, debuttò a Giessen, in Germania, nel 1945 e subito dopo la sua carriera non si interruppe mai. Protagonista della cultura musicale del secondo Novecento, Christa Ludwig è stata una delle interpreti che più hanno lasciato il segno nel teatro lirico ma anche nella musica vocale da camera e nelle partiture sacre sinfonico corali. È morta, all’età di 93 anni, il 24 aprile 2021 nella sua casa di Klosterneuburg in Austria.

La ascoltiamo in un repertorio che mette in luce la duttilità e l’intelligenza interpretativa che l’hanno sempre contraddistinta. In apertura troviamo le Chansons madécasses di Maurice Ravel con Douglas Whittaker al flauto, Amaryllis Fleming al violoncello e Geoffrey Parsons al pianoforte. Rimaniamo in area francese con Une flûte invisible di Camille Saint-Saëns su testo di Victor Hugo. Con Ludwig ancora Douglas Whittaker al flauto e Geoffrey Parsons al pianoforte. Passiamo poi in Russia con le Due Romanze di Sergej Rachmaninov in cui il mezzosoprano è accompagnata solo da Geoffrey Parsons al pianoforte. È invece Gerald Moore ad accompagnarla in Um Mitternacht di Hugo Wolf su testo di Eduard Mörike.

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