Care amiche e cari amici,
in questo mese prende il via un nuovo ciclo dedicato a Francesco Filidei (nella foto), autore di un’opera tratta da Il nome della rosa di Umberto Eco, che debutterà al Teatro alla Scala di Milano il 27 aprile 2025. Il compositore toscano – una delle voci più autorevoli e originali sulla scena musicale internazionale – è il protagonista di un ritratto in sei puntate a cura di Claudio Proietti, storico collaboratore di Rete Toscana Classica fin dai primi anni della sua attività. Si tratta della prima indagine organica condotta su questo protagonista della musica del nostro tempo. Commissionata dal Teatro alla Scala e dall’Opéra di Parigi, Il nome della rosa “corona una carriera straordinaria, iniziata trent’anni fa a Pisa e al Conservatorio di Firenze e ben presto letteralmente esplosa nelle sale e nei teatri più importanti d’Europa e del mondo”, sottolinea Proietti, ricordandoci che “anche il Festival Milano Musica – in programma dal 26 aprile al 6 giugno – vedrà come protagonista la musica di Francesco Filidei con una ricca retrospettiva e alcune prime esecuzioni”.
Il titolo del ciclo – I nomi della musica – parafrasa quello della nuova opera e del celeberrimo ‘giallo medioevale’ di Eco. Il sottotitolo, Tempo, forma, memoria nell’opera di Francesco Filidei, “evidenzia le componenti essenziali di uno stile unico, frutto di una personalità musicale complessa, attraente, comunicativa, paradossale, sorprendente, del tutto contemporanea”, prosegue Proietti. “Ogni puntata esplorerà, in un percorso organizzato cronologicamente e con l’ausilio di decine di documenti sonori, il vasto catalogo di Filidei fino a giungere, nel sesto e ultimo appuntamento, a proporre alcune sapide anticipazioni de Il nome della rosa in una lunga e vivace intervista con lo stesso compositore”, conclude il curatore.
Il ciclo sarà disponibile in streaming sul sito di Rete Toscana Classica e in podcast sulle principali piattaforme. La nostra gratitudine va ancora una volta alla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, per aver voluto dare il suo sostegno a questa produzione radiofonica.
Per un ciclo che si apre, un altro si chiude. Il lungo itinerario de Il suono dei secoli, ideato da Marco Mangani con la collaborazione di chi scrive, giunge al traguardo. È stata un’avventura articolata in ben trentatré trasmissioni, alle quali hanno dato il loro contributo diciannove fra musicologi e interpreti, capaci di sintetizzare ciascuno la propria assidua consuetudine con le epoche della storia della musica prese in esame, in dialogo con uno dei due curatori. Proprio a questa coppia di complici è affidato il compito di congedarsi dagli ascoltatori e di tirar le somme dell’impresa nell’ultima puntata, in onda il 3 marzo alle 18.40. L’ambizioso progetto, ora disponibile in streaming sul nostro sito e in podcast su tutte le piattaforme che ospitano le produzioni di Rete Toscana Classica, è stato reso possibile anche in questo caso grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, baluardo per la promozione e la diffusione della cultura nella nostra Regione.
Buon ascolto di Rete Toscana Classica.
Alberto Batisti