01/04 - 20.30
Dedichiamo la nostra prima serata all’oratorio La Passione di Gesù Cristo Signor Nostro composto da Antonio Caldara su libretto di Pietro Metastasio. Il musicista veneziano non fu il primo a utilizzare quel libretto dallo stile teatrale, scandito dalle risposte di San Giovanni, Maria Maddalena e Giuseppe d’Arimatea alle domande di San Pietro sulla crocifissione. La versione di Caldara fu presentata il 3 aprile 1730 nel santo sepolcro della Hofburgkapelle di Vienna per la Settimana Santa. La ascoltiamo nell’esecuzione di Europa Galante e Athestis Chorus diretti da Fabio Biondi. Le voci soliste sono del soprano Patricia Petibon (Maria Maddalena), del soprano Francesca Pedaci (San Giovanni), del contralto Laura Polverelli (San Pietro) e del basso Sergio Foresti (Giuseppe d’Arimatea).
Tra i molti compositori del Barocco italiano finiti in secondo piano spicca Antonio Caldara, oscurato dal suo contemporaneo e concittadino Vivaldi. Lasciata Venezia a 29 anni, Caldara si trasferì prima a Mantova e poi a Roma. Qui gli venne offerto il posto di maestro di cappella del principe Ruspoli, lasciato libero da Georg Friedrich Händel. Infine approdò alla corte viennese di Carlo VI d’Asburgo, dove rimase fino alla fine dei suoi giorni.