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Leonard Bernstein dirige due brevi pagine di Claude Debussy sul podio della New York Philharmonic Orchestra.
La prima è il famoso Prélude à l’après-midi d’un faune. Debussy lo compose tra il 1892 e il 1894 ispirandosi a una poesia di Stephane Mallarmé. Doveva essere il primo pezzo di un trittico – Preludio, Interludio e Parafrasi finale – mai completato. Mallarmé apprezzò la partitura di Debussy, a cui scrisse: «Questa musica prolunga l’emozione del mio poema e ne fissa lo scenario più appassionatamente del colore».
La seconda pagina che ascoltiamo è la Rapsodia per sassofono e orchestra del 1911, commissionata da Elise Hall, presidentessa dell’Orchestral Club di Boston. La genesi di questo brano fu lunga, probabilmente perché “il sassofono è un animale ad ancia di cui conosco pochissimo le abitudini”, come confessa lo stesso Debussy all’amico Pierre Louys nel 1903. Il compositore si ispirò alle grida dei venditori di strada parigini, catalogate da Georges Kastner, nel suo Les Voix de Paris. Al sassofono c’è Sigurd Rascher.