07/01 - 16.41
Il musicologo Alberto Cantù lo ha descritto in poche righe.
“Fra i compositori italiani del Novecento storico, Ottorino Respighi è sicuramente quello che ha avuto e ha meno bisogno di spinte esterne, festival promozionali, convegni e occasioni monografiche per trovare quella diffusione, la fortuna e la fama internazionale che all’autore dei tre poemi sinfonici romani arrise praticamente da subito, sulla scorta di bacchette quali Toscanini, De Sabata e Karajan ieri l’altro o ieri, Maazel, Muti, o Sinopoli oggi.”
Ottorino Respighi è il protagonista della nostra proposta musicale.
Il primo ascolto è La Sensitiva, Poema lirico per mezzosoprano e orchestra composta da una poesia di Percy Bysshe Shelley. Composto nel 1914 viene eseguito per la prima volta il 1° maggio 1915 all’Accademia di Santa Cecilia in Roma. La voce della mezzosoprano è quella di Damiana Pinti, mentre l’esecuzione è dell’Orchestra Sinfonica del Teatro Massimo di Palermo diretta da Marzio Conti.
Segue Vetrate di chiesa, quattro Impressioni sinfoniche, eseguita dalla Minneapolis Symphony Orchestra con la direzione di Antal Dorati. Il compositore bolognese compose quest’opera nel 1926. Trasse queste Impressioni sinfoniche dal precedente lavoro Tre preludi sopra melodie gregoriane. La prima esecuzione avvenne a Boston, al Symphony Hall, il 25 febbraio 1927.