La serva padrona di Giovanni Battista Pergolesi inaugura il Chigiana Operalab giovedì 6 agosto alle ore 21, e in doppio turno alle ore 22.30, nella Piazza Jacopo della Quercia, accanto alla Cattedrale di Siena. Il ChigianaOperaLab si rivolge a giovani cantanti e giovani direttori d’orchestra con l’obiettivo di garantire un’esperienza diretta di palcoscenico. La serva padrona è il frutto dunque della sinergia tra il Corso di Canto, tenuto da William Matteuzzi, e il Corso di Direzione d’orchestra, tenuto da Daniele Gatti.

Una serata all’insegna del divertimento con un’opera emblematica del momento storico che stiamo vivendo. Fu infatti composta da Pergolesi nel 1733 in una Napoli attanagliata dalla peste. Nacque così un capolavoro di semplicità grazie alla capacità di fare di necessità virtù, come è necessario oggi.

Il programma si completa con alcuni brani di Wolfgang Amadeus Mozart che verranno eseguiti tra il primo e il secondo atto dell’opera e che cambieranno da un turno all’altro. Tra i due atti del primo turno verrà eseguita la celebre Eine kleine Nacthmusik K 525. A frammezzare il secondo turno, invece, saranno due Divertimenti per archi, anch’essi mozartiani. Si tratta dell n. 2 in si bem. magg. K 137 e del n. 3 in fa magg. K 138.

L’Orchestra Giovanile Italiana, con il clavicembalista Angelo Michele Errico saranno guidati da Diego Ceretta e da Bernat Gerard Quetglas Torello per La serva padrona. Carlo Benedetto Cimento e Marco Crispo si alterneranno alla guida dell’OGI nei brani mozartiani.

Il cast delle ore 21 sarà formato da Faustine De Monès (Serpina, soprano), Carmine Giordano (Uberto, basso, nella foto) e Alessio Fortune Ejiugwo (Vespone, personaggio muto). Alle ore 22.30 saranno sul palco Fiorenza Mercatali (Serpina), Gianandrea Navacchia (Uberto) e Paolo Mascari (Vespone).