19/05 - 14.44
Composto nel 1825, l’Ottetto per archi in mi bemolle maggiore op. 20, è uno dei vertici della produzione giovanile di Felix Mendelssohn-Bartholdy. Nonostante l’organico, questo brano rivela un respiro sinfonico, confermato dalle parole dell’autore: “Questo Ottetto va suonato da tutti gli strumenti nello stile di un’orchestra sinfonica”. Si articola in quattro tempi: Allegro moderato ma con fuoco – Andante – Scherzo, allegro leggierissimo – Presto. Lo ascoltiamo nell’interpretazione di Martin Beaver, Vivane Hagner, Julia Fischer e Akiko Suwanai ai violini; Kazuhide Isomura e Kukuei Ikeda alle viole; Clive Greensmith e Danjulo Ishizaka ai violoncelli.