Riccardo Muti dirige Dimitri Šostakovič

14/03 - 15.40

Riccardo Muti dirige The Philadelphia Orchestra in due pagine di Dimitri Šostakovič: Festive ouverture, op. 96 e la Sinfonia n. 5 in re minore, op. 47. Si tratta di due opere che Šostakovič scrisse per mettersi al riparo dalle critiche che le autorità sovietiche gli avevano rivolto. La Festive ouverture prende forma nel 1947 per celebrare i 30 anni della Rivoluzione Russa ma trova la sua forma definitiva solo nel 1954, anno in cui viene eseguita per la prima volta. Anche l’esecuzione della Sinfonia n. 5 in re minore è legata a un anniversario della Rivoluzione: il ventesimo. Šostakovič la sottotitola “Risposta pratica di un compositore a una giusta critica”. La compone fra il 18 aprile e il 20 luglio 1937 come atto d’ammenda. Acclamata dalla critica sovietica come “la sinfonia del socialismo”, la Quinta è così ricordata da Šostakovič nella Testimonianza raccolta da Solomon Volkov: “Ritengo sia chiaro a tutti quel che accade nella Quinta. Il giubilo è forzato, è frutto di costrizione, esattamente come nel Boris Godunov. È come se qualcuno ti picchiasse con un bastone e intanto ti ripetesse: “Il tuo dovere è di giubilare, il tuo dovere è di giubilare”, e tu ti rialzi con le ossa rotte, tremante, e riprendi a marciare bofonchiando: “Il nostro dovere è di giubilare, il nostro dovere è di giubilare”. Si può dunque definirla un’apoteosi, quella della Quinta? Bisogna essere completamente sordi per crederlo”.

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