27/02 - 15.40
Dedichiamo il nostro ritratto d’autore a Milij Balakirev (1837-1910), leader del Gruppo dei Cinque, formato da Cezar’ Kjui, Modest Musorgskij, Aleksandr Borodin e Nikolaj Rimskij-Korsakov. Quest’ultimo scrisse di Balakirev:
Eccellente pianista, sapeva leggere benissimo le note, splendido improvvisatore, dotato per natura della corretta percezione dell’armonia e del controllo della voce, possedeva una tecnica compositiva in parte nativa ed in parte acquisita con la pratica. Possedeva il contrappunto, il senso della forma e la conoscenza dell’orchestrazione: in una parola tutto ciò che serve per fare il compositore. E tutto ciò, lo aveva ottenuto grazie ad un’enorme erudizione musicale, e ad una memoria insolitamente acuta e duratura, il che significa così tanto per comprendere criticamente la letteratura musicale. E come critico, in particolare come critico tecnico, era straordinario. Sentiva immediatamente qualsiasi incompletezza tecnica o errore, notava subito i difetti nella forma.
Di Balakirev ascoltiamo quattro brani. In apertura ascoltiamo l’Ouverture su temi di tre canti russi nell’esecuzione dell’Orchestra Sinfonica dell’Urss diretta da Evgenij Svetlanov. A seguire il Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 in mi bemolle maggiore, opera postuma con Malcolm Binns al pianoforte e l’English Northern Philharmonia diretta da David Lloyd-Jones. Passiamo poi a Islamey nell’interpretazione del pianista Olli Mustonen. Infine, ascoltiamo ancora l’Orchestra Sinfonica dell’Urss diretta da Evgenij Svetlanov nella Sinfonia n 1 in do maggiore.