30/11 - 19.25
Vi proponiamo due esempi di musica da camera di Franz Joseph Haydn e di Ludwig van Beethoven nell’esecuzione del Quartetto Ungherese.
Di Haydn ascoltiamo il Quartetto per archi in re maggiore, op. 64 n. 5 L’allodola. Caratterizzati da un linguaggio meno denso e complesso rispetto ai precedenti, i quartetti dell’op.64 presentano un tono più amabile e conversante, che non disdegna incursioni nella musica popolare. Il quinto quartetto della raccolta si segnala per il clima idilliaco e per il lirismo che lo attraversa da cima a fondo.
È poi la volta del Quartetto n. 9 in do maggiore Razumovsky, op. 59 n. 3 di Beethoven. I tre quartetti dell’op. 59 sono commissionati dal conte Andrej Razumovsky, ambasciatore russo dal 1794 alla corte di Vienna. A sei anni di distanza dalla pubblicazione dei sei quartetti dell’op. 18, Beethoven torna alla musica da camera. E lo fa sperimentando, sulla base dell’esperienza sinfonica, un concetto di massa sonora in cui il Quartetto è pensato come un unico strumento. Ne è un esempio questo terzo Quartetto, il primo fra tutti i quartetti di Beethoven ad aprirsi con un’introduzione lenta.