03/10 - 22.07
La nostra seconda serata è dedicata alla musica barocca con tre concerti per quattro violini di Georg Philipp Telemann e Antonio Vivaldi.
Cominciamo con il Concerto in sol maggiore per quattro violini, archi e basso continuo TWV 40:201 di Telemann. Accanto ai solisti – Maria Lindal, Eva Lindal, Lars Warnstrad e Hanna Wikhund – troviamo l’Ensemble ReBaroque diretto da Maria Lindal.
Il Vivaldi tedesco compose quattro concerti per quattro violini quando aveva solo 17 anni. Quello che ascoltiamo è il primo. Nella partitura ogni violino ricopre di volta in volta a parti solistiche in forma concertante.
A seguire due concerti di Vivaldi per quattro violini, archi e basso continuo nell’esecuzione di Thomas Brandis, Leon Spierer, Emil Maas e Hans-Joachim Westphal con i Berliner Philharmoniker diretti da Herbert von Karajan. Il primo è il Concerto in re maggiore op. 3 n. 1 R. 549, seguito dal Concerto in mi minore op. 3 n. 4 R. 550.
Nel 1711 escono ad Amsterdam i XII Concerti op. 3, ovvero l’Estro Armonico, Vivaldi ha trentatré anni e la sua fama non ha ancora oltrepassato i confini della Serenissima. È grazie al successo della nuova raccolta che diventa celebre in tutta Europa. Johann Sebastian Bach, fra il 1713 e il 1714, ne trascrive addirittura sei. Qui l’archetipo del Concerto grosso di matrice corelliana si intreccia alla nuova concezione della forma ritornello che Bach riutilizzerà sistematicamente.