Julius Katchen suona Prokof’ev e Bartók. Il grande pianista statunitense è accompagnato dall’Orchestra della Suisse Romande diretta da Ernest Ansermet. Considerato un punto di riferimento ineludibile per le sue interpretazioni brahmsiane, Katchen ci ha lasciato altre esecuzioni di assoluto pregio. Tra queste il Concerto n. 3 per pianoforte e orchestra in do maggiore op. 26 di Sergej Prokof’ev e il Concerto per pianoforte e orchestra n. 3 di Béla Bartók.

Morto a soli 43 anni nel 1969, Katchen è stato una meteora nel firmamento pianistico. Uomo colto (era laureato in filosofia), ha assorbito l’amore per la musica dai nonni materni, entrambi insegnanti in conservatorio. La sua tecnica prodigiosa non si ripiegava mai in un virtuosismo fine a se stesso, tendeva anzi a scomparire nella fluidità dell’esecuzione. Così le sue incisioni ci permettono ancora di godere di interpretazioni mai inficiate da inutili protagonismi, sempre al servizio dell’autore e dell’ascoltatore.