20/09 - 15.40
Richard Tucker canta Verdi in un’antologia che attraversa nove diverse opere del compositore. Il tenore statunitense ne è stato uno dei maggiori interpreti. Dotato di grande tecnica e particolare sicurezza nel registro acuto, Tucker è stato un tenore lirico molto amato. Al punto che il suo funerale, nel 1975, fu celebrato sulla scena del Metropolitan di New York, dove aveva debuttato trent’anni prima. Accompagnato dall’Orchestra dell’Opera di Stato di Vienna diretta da Nello Santi, lo ascoltiamo in apertura in Se quel guerrier io fossi… Celeste Aida da Aida. A seguire Forse la soglia attinse… Ma se m’ è forza perderti da Un ballo in maschera e La mia letizia infondere… Come poteva un angelo da I Lombardi alla prima crociata. È poi la volta di Notte! perpetua notte… Non maledirmi, o prode da I due Foscari e di O inferno!… Sento avvampar nell’anima da Simon Boccanegra. La carrellata perdiana prosegue con Il presagio funesto… Ah si, ben mio da Il trovatore e con Oh! fede negar potessi… Quando le sere al placido da Luisa Miller. Infine Ella mi fu rapita… Parmi veder le lagrime da Rigoletto e La vita è inferno all’infelice… O tu che in seno agli angeli da La forza del destino.