6 – 6.35
LA MUSICA MARIANA DI GUILLAUME DUFAY
- Guillaume Dufay 1400 ca.–1474
Missa «Ecce ancilla Domini»
- Guillaume Dufay 1400 ca.–1474
Nuper rosarum flores, Mottetto per la consacrazione della Cupola di Santa Maria del Fiore – Lamentatio Sanctae Matris Ecclesiae Constantinopolitanae
6.36-7.01
ALESSIO BAX INTERPRETA TRASCRIZIONI DA BACH
- Johann Sebastian Bach 1685 – 1750
Schafe können sicher weiden, dalla Cantata BWV 208, trascrizione per pianoforte di Egon Petri
- Johann Sebastian Bach 1685-1750
Bourrée dalla Suite n. 3 in do maggiore per violoncello solo BWV 1009, trascrizione per pianoforte di Leopold Godowsky
- Johann Sebastian Bach 1685-1750 – Ferruccio Busoni 1866-1924
Ciaccona dalla Partita n. 2 per violino solo, trascrizione per pianoforte
7.02-7.37
- Richard Strauss 1864–1949
Divertimento per piccola orchestra op. 86, Suite da pezzi di François Couperin
7.38-8.36
LA MUSICA SACRA DI VIVALDI
- Antonio Vivaldi 1678-1741
Jubilate, o amoeni chori R. 639 e Gloria R. 588, per soli, coro, due oboi, tromba e archi
- Antonio Vivaldi 1678-1741
Dixit Dominus R. 595
8.37-8.59
- Richard Wagner 1813 – 1883
I Maestri cantori di Norimberga, Suite sinfonica
9.00-10.29
ALMANACCO
a cura di Claudio Martini
Il quindici settembre 1876 nasceva a Berlino il direttore d’orchestra Bruno Walter. Il suo vero nome era Bruno Schlesinger. Dopo studi compiuti al conservatorio della capitale tedesca, già a diciassette anni era direttore sostituto all’Opera di Colonia, da dove passò poi al Teatro di Amburgo. Qui strinse amicizia con Gustav Mahler, un sodalizio che durò fino alla morte del compositore, nel 1911. Di Mahler, Bruno Walter fu il primo interprete della Nona Sinfonia e del Canto della terra. Nel 1913 assunse la direzione dell’Opera di Monaco, dove tenne a battesimo molti nuovi lavori, tra cui l’opera Palestrina di Hans Pfitzner. Direttore principale al Gewandhaus di Lipsia, dovette abbandonare la Germania nel 1933 a causa delle leggi razziali. Trasferitosi in Austria, fu costretto a lasciare anche Vienna dopo l’annessione alla Germania del 1938. Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale si trasferì negli Stati Uniti, dove assunse la direzione della Filarmonica di New York. Fu uno dei massimi punti di riferimento della cultura tedesca in esilio, insieme al suo grande amico Thomas Mann. Fu interprete sommo dei classici, da Mozart a Brahms e dei drammi musicali wagneriani. Morì a Beverly Hills, in California, nel 1962.
- Ludwig van Beethoven 1770-1827
Sinfonia n. 5 in do minore op. 67
Compie oggi settantaquattro anni il soprano americano Jessye Norman, nata a Augusta, in Georgia, nel 1945. Si è formata alla Howard University e si è quindi perfezionata all’Università del Michigan con Pierre Bernac. Nel 1969 vinse il Concorso internazionale di Monaco di Baviera e quindi debuttò alla Deutsche Oper di Berlino nel Tannhäuser di Wagner. Nel 1971 partecipava al Maggio Musicale Fiorentino ne L’Africana di Mayerbeer diretta da Riccardo Muti. L’anno successivo cantava Aida alla Scala con Claudio Abbado. Da allora la sua carriera internazionale è stata un susseguirsi di trionfi in tutti i maggiori teatri del mondo e nelle maggiori sale da concerto. La voce scura, brunita di Jessye Norman ha un’estensione fuori dal comune, che le permette di affrontare i più lievi ruoli mozartiani (Idamante, la Contessa nelle Nozze di Figaro), così come i più impervi ruoli wagneriani (Isolde, Sieglinde, Elisabeth, Kundry), al pari di ruoli da mezzosoprano o addirittura da contralto, come nel caso della sua irraggiungibile interpretazione di Giocasta nell’Edipus Rex di Stravinskij. La sua cultura, l’eleganza dello stile e la perfetta padronanza di francese e tedesco la portano ad essere anche una delle più acclamate interpreti di musica vocale da camera dei nostri giorni. Indimenticabili sono a questo proposito le sue interpretazioni di Schubert e Mahler, dei Lieder di Berg così come di quelli di Poulenc, Satie o Debussy. Ha collaborato con i più grandi direttori del nostro tempo, da Karajan a Boulez, da Abbado a Muti, da Ozawa a Haitink. È un vero monumento vivente del belcanto e della musicalità più colta applicata alla voce.
- Franz Schubert 1797-1828
Der Zwerg D. 771
- Richard Wagner 1813-1883
Morte d’Isotta
- Gustav Mahler 1860-1911
Ich bin der Welt abhanden gekommen, dai Rückert Lieder
- Jerome Kern 1885-1945
All the things you are
- Richard Rodgers 1902-1979
With a song in my heart.
Il quindici settembre 1945, a Mittersill presso Salisburgo, il compositore Anton Webern veniva ucciso per sbaglio da un soldato americano. Era nato a Vienna nel 1883 e aveva studiato nella sua città, laureandosi anche in musicologia. Le sue prime composizioni risalgono al 1903, quando Webern le sottopose a Schönberg per un giudizio. Il compositore lo prese fra i suoi allievi, fino al 1908. L’incontro fu determinante nell’evoluzione del pensiero compositivo di Webern, e nel suo accostamento all’espressionismo e all’atonalità, in un percorso parallelo a quello dell’altro discepolo di Schönberg, Alban Berg. La tendenza all’astrazione e all’aforisma musicale, già evidente nei Sei Pezzi per orchestra op. 6 del 1909, divenne una costante dell’arte di Webern, fino all’ascetismo di una contemplazione sonora fatta di pure geometrie e di colori puri. Nel 1934, con l’avvento del Nazismo, Webern fu costretto a lasciare ogni incarico pubblico e la sua musica venne etichettata come «arte degenerata», al pari di tanti altri compositori contemporanei tedeschi e austriaci. Si ritirò allora a Mittersil, dove la morte lo colse per caso, mentre usciva in giardino a fumare, per un tragico errore di una sentinella americana delle truppe d’occupazione. Enorme fu nel dopoguerra l’inflluenza sulla musica occidentale di questo artista che Stravinskij definì «l’intagliatore di diamanti» per la purezza assoluta del suo pensiero musicale.
- Anton Webern 1883-1945
Sei Pezzi per orchestra op. 6
- Anton Webern 1883-1945
Sei bagatelle per quartetto d’archi op. 9
10.30-10.40
notiziario culturale
10.40- 11.38
LE CANTATE DI BACH PER LA TREDICESIMA DOMENICA DOPO LA FESTA DELLA TRINITÀ
- Johann Sebastian Bach 1685-1750
«Du sollt Gott, deinen Herren, lieben» Cantata BWV 77 per la tredicesima domenica dopo la Trinità
- Johann Sebastian Bach 1685-1750
«Ihr, die ihr euch von Christo nennet», Cantata BWV 164 per la tredicesima domenica dopo la Trinità
- Johann Sebastian Bach 1685-1750
«Allein zu dir, Herr Jesu Christ», Cantata BWV 33 per la tredicesima domenica dopo la Trinità
11.39-11.58
- Franz Liszt 1811-1886
Concerto n. 1 in mi bemolle maggiore per pianoforte e orchestra S. 124
11.58-12.30
SCHUBERT A QUATTRO MANI
- Franz Schubert 1797-1828
Fantasia in fa minore per pianoforte a quattro mani D. 940
- Franz Schubert 1797-1828
Otto Variazioni in do maggiore su un tema dall’opera «Marie» di Hérold per pianoforte a quattro mani D. 908
12.40-13.42
CONCERTO DIRETTO DA CHRISTIAN THIELEMANN
- Ludwig van Beethoven 1770– 1827
Egmont, Ouverture op. 84
- Johannes Brahms 1833 – 1897
Sinfonia n. 1 in do minore op. 68
13.42-14.25
- Alexander Grechaninov 1864-1956
Missa Oecumenica op. 142
14.25-14.47
- Hector Berlioz 1803-1869
La mort de Cléopatre
14.47-15.11
- Giovanni Battista Pergolesi 1710-1736
Stabat Mater, per soprano, contralto, archi e basso continuo
15.11-15.30
- Franz Schubert 1797-1828
Quartetto in si bemolle maggiore D. 18
15.30 – 15.40
notiziario culturale
15.40 -16.17
LE SONATE OP. 1 DI HAENDEL
- Georg Friedrich Haendel 1685-1759
Sonata in si minore op. 1 n. 9 HWV 367b per flauto e basso continuo
- Georg Friedrich Haendel 1685-1759
Sonata in sol maggiore op. 1 n. 5 HWV 363b per flauto e basso continuo
- Georg Friedrich Haendel 1685-1759
Sonata in re maggiore op. 1 n. 13 per violino e basso continuo
16.18-16.47
MUSICA CORALE
- Giovanni Pierluigi da Palestrina 1524-1594
Veni sponsa Christi, mottetto a quattro voci
- Carlo Gesualdo principe di Venosa 1560-1613
Tribularer si nescirem
- Johannes Brahms 1833-1897
Quattro Canti op. 17, per coro femminile, due corni e arpa
- Cyrillus Kreek 1889-1962
Salmo di David 22
- Damijan Močnik 1967-vivente
Prošnja per coro femminile a quattro voci
16.48-17.18
- Antonín Dvořák 1841-1904
Serenata per archi in mi maggiore op. 22
17.19-18.18
LE SINFONIE DI BOCCHERINI
- Luigi Boccherini 1743 – 1805
Sinfonia in re minore op. 12 n. 4 G. 506 «La casa del divolo»
- Luigi Boccherini 1743-1809
Sinfonia in re maggiore (Concerto a più strumenti obbligati) op. 37 n. 2 G. 516
- Luigi Boccherini 1743 – 1805
Sinfonia in do minore op. 41 G. 519
18.19-18.30
- Esa Pekka-Salonen 1958-vivente
Giro, per orchestra
18.40-19.14
- Wolfgang Amadeus Mozart 1756-1791
Concerto in do maggiore K. 503 per pianoforte e orchestra
19.15-19.54
- Max Bruch 1838-1920
Concerto n. 3 per violino e orchestra in re minore op. 58
19.54-20.30
- Béla Bartók 1881-1945
Quartetto n. 1 op. 7
20.30-21.29
LA MUSICA PER TASTIERA DI WILHELM FRIEDEMANN BACH
- Wilhelm Friedemann Bach 1710 – 1784
Sonata in re maggiore F. 3
- Wilhelm Friedemann Bach 1710 – 1784
Concerto per clavicembalo, archi e basso continuo in fa minore
- Wilhelm Friedemann Bach 1710 – 1784
Marcia Fk. nv30: Poco allegro – Largo – Presto
- Wilhelm Friedemann Bach 1710 – 1784
Otto Fughe Fk. 311
21.30-21.55
- Luciano Berio 1925-2003
Canticum novissimi testamenti, Ballata per quattro clarinetti, quartetto di saxofoni e otto voci, testo dal Novissimum Testamentum di Edoardo Sanguineti
21.56-22.40
- César Franck 1822-1890
Sinfonia in re minore
22.41-23.09
- Felix Mendelssohn Bartholdy 1809-1847
Trio per pianoforte, violino e violoncello in do minore op. 66
23.10-23.43
ELEGIE
- Cesare Ciardi 1818-1877
Un sospiro del cuore, Elegia per flauto e pianoforte
- Piotr Ilijč Čajkovskij 1840-1893
Elegia in sol maggiore per archi
- Gabriel Fauré 1845-1924
Elégie per violoncello e orchestra op. 24
- Edward Elgar 1857-1934
Elegia per archi op. 58
- Claude Debussy 1862–1918
Elégie
- Nino Rota 1911-1979
Elegia per flauto e pianoforte
23.44-24.00
- Robert Schumann 1810 – 1856
Sei Poesie dal Liederbuch eines Malers, op. 36