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Ascoltiamo le variazioni di Johannes Brahms nell’esecuzione del pianista statunitense Julius Katchen, particolarmente apprezzato proprio per le sue interpretazioni brahmsiane.
In apertura ascoltiamo le Variazioni e fuga su un tema di Händel in si bemolle maggiore op. 24. La prima esecuzione avvenne il 7 dicembre 1861 ad Amburgo con Clara Wieck Schumann alla tastiera. “Johannes ha scritto alcune bellissime cose e delle variazioni che mi hanno proprio deliziata, piene di genio e con una fuga alla fine che combina abilità ed ispirazione in una maniera di cui raramente ho visto l’eguale”. Così scrive Clara Wieck Schumann alla figlia Marie prima dell’esecuzione. E aggiunge: “Sono spaventosamente difficili, ma le ho quasi imparate – sono dedicate “a una cara amica”, e tu puoi immaginare quale gioia mi dà il fatto ch’egli abbia pensato a me mentre scriveva queste magnifiche variazioni”.
A seguire il primo e il secondo libro delle Variazioni su un tema di Paganini, eseguite per la prima volta da Carl Tausig il 25 marzo 1865 a Berlino. Clara Wieck Schumann le definì Hexenvariationen, variazioni stregate. A Brahms, che gliele aveva inviate, scrisse che non le sembravano “adatte per l’esecuzione pubblica perché le combinazioni sono troppo sorprendenti e ai non professionisti potrebbero non piacere. (…) neppure un musicista può seguire le loro curiose ramificazioni e i giri piccanti; tanto più che il normale pubblico le giudicherebbe come se fossero dei geroglifici”.