08/07 - 20.30
Sergiu Celibidache dirige Sergej Prokof’ev. Il grande direttore rumeno guida i Münchner Philharmoniker nell’esecuzione della Suite Scita op. 20 e di Romeo e Giulietta, estratti dalle suite op. 64a e 64b.
Nel 1912 Prokof’ev assiste a Londra a L’uccello di fuoco, Petruska e Dafni e Cloe nell’allestimento dei Balletti russi di Diaghilev. È proprio lui a commissionargli la musica per un balletto intitolato Ala e Lolli su testo del poeta Serghei Gorodecki. Nel 1915 Prokof’ev rincontra Diaghilev a Roma e gli sottopone la partitura di Ala e Lolli ma il mago dei Balletti russi avanza molte riserve e invita Prokof’ev a scrivere la musica per un altro balletto.
Prokof’ev si mette al lavoro: nascerà così Chout (Il buffone), terminato soltanto nel 1920. Intanto, però, Prokof’ev trasforma la musica del mancato balletto Ala e Lolli in una suite sinfonica, la Suite scita in quattro tempi. La prima esecuzione nel gennaio del 1916 a Pietroburgo sotto la direzione dello stesso autore provocò violenti contrasti. E lo stesso successe a Mosca qualche mese dopo per la violenza ritmica selvaggia di una partitura che ha impiegato del tempo per diventare un classico.
Per introdurre Romeo e Giulietta cediamo la parola a Galina Ulanova, la prima Giulietta nel balletto di Prokof’ev: “Il trionfo spetta alla musica forte e originale, ricca di caratterizzazioni. Una musica capace di dettare l’espressione, il senso delle azioni, dei movimenti. La musica di Prokof’ev è creatrice e anima della danza. La sua Giulietta è la quintessenza della luce, dell’umanità, della purezza spirituale e dell’elevatezza di pensiero”.
Sergiu Celibidache è nato nel 1912 in Romania e morto nel 1996 in Francia. Oltre a essere stato un grande direttore d’orchestra è stato anche compositore e insegnante, membro onorario dell’Accademia rumena. Il suo essere musicista si inserisce in un più ampio orizzonte culturale che comprende filosofia e letteratura, scienza e arte. Formatosi in Romania, e poi a Parigi e a Berlino, Celibidache è stato direttore principale dell’Orchestra Sinfonica Siciliana del Teatro Massimo di Palermo dal 1950 al 1970, dell’Orchestra Sinfonica di Torino della Rai, dei Münchner Philharmoniker, dei Berliner Philharmoniker e di diverse altre orchestre europee. Ha insegnato all’Università di Magonza e al Curtis Institute of Music di Filadelfia.