Tu es Petrus è il titolo di molte composizioni sacre ispirate al brano dal Vangelo secondo Matteo: “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa”. L’itinerario musicale che vi proponiamo sulla scorta di questi versetti comincia nel 1500 e arriva fino al 1800.

Si parte con il Mottetto a sette voci scritto da Giovanni Pierluigi da Palestrina ed eseguito dal Coro della Cattedrale di Westminster diretto da James O’Donnell.

La seconda tappa è l’Inno a San Pietro, per soprano, contralto, tenore, basso, archi, oboi e continuo composto dallo spagnolo José de Nebra nel 18esimo secolo. Lo interpretano il soprano Greta De Reyghere, il contralto Petra Noskaiova, il tenore Philip Defranck e il basso Jan van der Crabben. Angel Recasens è sul podio della Capilla Principe de Viana.

Dalla Spagna del Settecento passiamo alla Germania dell’Ottocento con Felix Mendelssohn-Bartholdy, autore di Tu es Petrus op. 111, per coro misto, soli e orchestra. Nicol Matt dirige il Chamber Choir of Europe e l’Orchestra Filarmonica del Württemberg Reutlingen.

Rimaniamo nel 19esimo secolo con Tu es Petrus, mottetto a sei voci di Franz Liszt cantato dai Regensburger Domspatzen diretti da Roland Büchner.