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Antonio Pappano dirige due brani di Giacomo Puccini: il Preludio sinfonico per orchestra op. 1 e Crisantemi per orchestra d’archi con la London Symphony Orchestra.
Puccini compose il Preludio sinfonico per l’esame finale di composizione al Conservatorio di Milano nel 1882. Della partitura autografa sono rimasti tre frammenti, due conservati al Museo Puccini di Celle di Pescaglia e uno all’Istituto Musicale “Luigi Boccherini” di Lucca. Da questa prima redazione Puccini eliminò trenta battute. Il Preludio sinfonico ci è arrivato in questa forma accorciata e definitiva in una partitura manoscritta.
Si tratta di una fantasia sinfonica priva di programma, in un unico movimento (Andante mosso). La struttura è quasi rapsodica. Vi si trovano echi wagneriani, dal tema del cigno di Lohengrin alla romanza di Wolfram in Tannhäuser. Tutta puccinina è invece la melodia malinconica del secondo tema.
Puccini ha invece trentadue anni quando compone Crisantemi per quartetto d’archi, ma disponibile anche per orchestra d’archi. Lo scrive nel 1890, in una notte, per la morte di Amedeo di Savoia, duca d’Aosta, figlio di Vittorio Emanuele II. L’indicazione è Andante mesto. Il brano viene eseguito otto giorni dopo la morte di Amedeo di Savoia in prima assoluta a Milano con grande successo. Echi di Crisantemi si ritrovano nell’ultimo atto di Manon Lescaut. Come ha scritto il librettista Giuseppe Adami, “quella musica fu trasportata si può dire tale e quale nel doloroso epilogo di Manon”.