14/12 - 18.40
Leonard Bernstein dirige l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia in tre pagine di Claude Debussy.
In apertura ascoltiamo Images per orchestra: Gigues – Rondes de printemps – Iberia: Per le strade e per i sentieri – i profumi della notte – il mattino d’un giorno di festa. Scritte in momenti diversi, le tre Images sono accomunate dall’ispirazione folkloristica e dall’inclinazione alla danza. La prima evoca motivi popolari scozzesi, la seconda il maggio toscano e la terza una Spagna immaginaria.
A seguire il Prélude à l’après-midi d’un faune. Debussy lo compose tra il 1892 e il 1894 ispirandosi a una poesia di Stephane Mallarmé. Doveva essere il primo pezzo di un trittico – Preludio, Interludio e Parafrasi finale – mai completato. Mallarmé apprezzò la partitura di Debussy, a cui scrisse: “Questa musica prolunga l’emozione del mio poema e ne fissa lo scenario più appassionatamente del colore”.
In chiusura La Mer, titolo sotto il quale Debussy riunisce tre celebri schizzi sinfonici – De l’aube a midi sur la mer, Jeux de vagues e Dialogue du vent et de la mer – composti tra il 1903 e il 1905. Il mare – per cui ha mantenuto fin dall’infanzia “una passione sincera”, come lui stesso scriveva – è il tema del lavoro sinfonico più impegnativo della sua carriera. Dietro l’apparenza di un’evocazione rapsodica si cela infatti la struttura di una sinfonia in tre movimenti, in cui i riferimenti strutturali tracciano un unico arco formale.