02/12 - 14.00
Rafael Kubelik dirige i Wiener Philharmoniker nella Sinfonia n. 1 e nella Sinfonia n. 2 di Johannes Brahms in due registrazioni del 1957.
In apertura ascoltiamo la Sinfonia n. 1 in do minore op. 68, che il compositore tedesco finisce di comporre nel 1876 dopo una gestazione lunga e faticosa iniziata nel 1855. Oltre a scacciare il fantasma di Beethoven, Brahms doveva confrontarsi con le aspettative che la scena musicale dell’epoca nutriva nei suoi confronti. Già famoso dappertutto, ancora non si era cimentato – nonostante avesse superato i quarant’anni – nel genere strumentale più illustre: la sinfonia.
In chiusura la Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 73, scritta di getto nel 1877 a poco più di un anno dalla presentazione al pubblico della sua Sinfonia n. 1. Definita “l’ultima sinfonia di Schubert” per il suo carattere melodico e cantabile, è stata anche etichettata come una composizione mozartiana per il nitore dell’orchestrazione. Brahms la definì “una suite di valzer”, “una piccola sinfonia gaia e innocente”.