10/11 - 20.40
Ascoltiamo la Passione secondo Matteo BWV 244 di Johann Sebastian Bach nell’esecuzione dello Stuttgarter Hymnus-Chorknaben e della Stuttgarter Kammerorchester diretti da Karl Münchinger.
Furono Carl Friedrich Zelter e il suo allievo Felix Mendelssohn a strappare all’oblio la Passione secondo Matteo di Bach. Dall’11 marzo 1829, giorno della sua esecuzione a Berlino, è diventata l’opera forse più amata del grande compositore tedesco. Le ragioni di questo successo non riguardano solo la qualità musicale e l’aderenza tra espressione musicale e contenuto teologico ma soprattutto la sua evidenza espressiva, la sua teatralità. Spesso il linguaggio della Passione secondo Matteo è stato definito “teatrale”. Il racconto evangelico diventa quasi un dramma barocco, mettendo in primo piano i sentimenti umani in un rovesciamento di prospettiva rispetto alla tradizionale narrazione.
Evangelista: Peter Pears, tenore
Cristo: Hermann Prey, basso
Prima serva / Moglie di Pilato: Elly Ameling, soprano
Seconda serva: Marga Höffgen, contralto
Fritz Wunderlich, tenore
Tom Krause basso
Pietro / Gran sacerdote, Pilato: Heinz Blankenburg, baritono
Giuda: August Messthaler, basso