08/10 - 20.30
Gioachino Rossini cominciò a scrivere il suo Stabat Mater su richiesta del prelato spagnolo don Manuel Fernández Varela intorno al 1832. L’accordo prevedeva che la partitura non sarebbe mai stata pubblicata: era da considerarsi un regalo personale. La stesura si interruppe per una lombaggine e probabilmente per la riluttanza del grande pesarese ad affrontarne la composizione. Il lavoro passò a Giovanni Tadolini, amico di Rossini, senza avvertire Varela. Dopo la morte di questi nel 1837, la partitura fu ritrovata dall’editore Aulagnier, che chiese a Rossini il permesso di pubblicarla. Il compositore si oppose sia alla pubblicazione che all’esecuzione, per poi riprendere e completare la stesura dell’opera. La prima parigina nel 1842 riscosse grande successo. Lo stesso accadde alla prima italiana diretta da Gaetano Donizetti all’Archiginnasio di Bologna. Parte della critica lamentò un’eccessiva teatralità della composizione.
Ascoltiamo lo Stabat Mater rossiniano nell’esecuzione del Coro e dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino diretti da Riccardo Muti. Le voci soliste sono dei soprani Catherine Malfitano e Agnes Baltsa, del tenore Robert Gambill, e del basso Gwynne Howell.